Emergenza caro spesa: si compra meno ma si spende di più

L’inflazione insiste nel mettere alla prova il potere d’acquisto delle famiglie italiane, che sempre più ricorrono per i loro acquisti ai discount, in crescita del 10,5%. Di fatto, la sensazione dei consumatori di spendere sempre di più per comprare meno è confermata dai dati Istat sulle vendite al dettaglio. Anche nel mese di luglio il calo del volume degli acquisti raggiunge il 4,5% su base annua, a fronte di una spesa superiore del 2,7%. Intanto il governo cerca di stringere sul patto salva-spesa, che potrebbe rientrare nell’accordo sul trimestre anti-inflazione. 

Col paniere salva-spesa risparmi di 4 miliardi

Si tratta di un’iniziativa che dal primo ottobre offrirà un paniere di prodotti di prima necessità a prezzi calmierati nei negozi, super e ipermercati aderenti, contrassegnati da un bollino tricolore.
“Perché funzioni realmente – dichiara Assoutenti – il paniere salva-spesa deve vedere seriamente impegnate tutte le parti in causa, dal commercio ai produttori, e deve portare a un sensibile ribasso dei prezzi”.
Un ribasso del 10% sui prodotti del carrello della spesa, stima l’associazione, porterebbe a risparmi di 4 miliardi, pari a oltre 155 euro per la famiglia media nell’arco del trimestre. Più scettica, l’Unione nazionale consumatori bolla la bozza di intesa come “parole includenti, generiche e prive di impegni precisi”.

Crescono solo le vendite dei prodotti a basso prezzo

L’iniziativa interverrebbe in un contesto di consumi fiacchi dove le vendite dei prodotti a basso prezzo sono le uniche in crescita. La Coldiretti registra anche un ritorno della cucina povera dei piatti anti spreco preparati in quasi 7 famiglie su 10, dalla frittata di pasta alla panzanella e alle polpette recuperando della carne rimasta, ma anche la ribollita o i canederli. In generale, secondo Confcommercio, non è allarmante il dato puntuale sulle vendite di luglio, che vede rispetto a giugno una crescita del +0,4% in valore e un calo del -0,2% in volume, è “invece preoccupante il quadro che si sta delineando mettendo a sistema gli indicatori congiunturali relativi a terzo trimestre”.

Difficoltà maggiori per le piccole imprese

Per l’anno in corso, riporta Ansa, lo stesso traguardo di una variazione del Pil all’1% sarebbe in discussione. Confesercenti sottolinea che le difficoltà sono maggiori per le piccole imprese, con vendite in calo anche in valore, e che per oltre metà dei negozi di moda i saldi estivi hanno avuto scontrini inferiori al 2022. Intanto a svuotare i portafogli dei consumatori continua a pensarci la benzina, con il servito che raggiunge i 2,1 euro al litro, secondo le elaborazioni di Quotidiano Energia.

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