Cambiamenti climatici, l’86% dei cittadini del mondo è preoccupato

Il climate change è un tema sempre più sentito, che allarma i cittadini di tutto il modo. Lo conferma l’Annual WIN World Survey, raccogliendo le opinioni e le convinzioni di 33,236 cittadini di 39 paesi. L’indagine analizza le opinioni relative alla percezione dei cambiamenti climatici nel 2021, all’importanza dello sviluppo sostenibile a livello mondiale e al ruolo di governi e istituzioni. In Italia, secondo i dati BVA Doxa, membro per l’Italia e socio fondatore di WIN, la stragrande maggioranza dei cittadini è consapevole dell’entità del problema che rappresenta il riscaldamento globale, ma è elevata anche la consapevolezza che le azioni individuali di ognuno possano aiutare l’ambiente

Il riscaldamento globale

Per l’86% degli intervistati il riscaldamento globale è un fenomeno imminente che riguarda tutto il mondo e che rappresenta una seria minaccia per l’umanità (i risultati sono in linea con i dati ottenuti nel 2020). In America e in Africa, la percezione del rischio è più alta (89% e 87% rispettivamente).  La percezione in Europa è in linea con la percezione rilevata a livello mondiale: l’84% ritiene che il riscaldamento globale sia una minaccia per l’umanità, e in Italia è l’89% della popolazione che ne è convinta. Diretta conseguenza del riscaldamento globale sono i disastri naturali (incendi forestali, inondazioni, uragani, tornado, etc.) che, secondo 8 intervistati su 10 sono aumentati. Il dato globale è in linea con la media Europea (in Europa è il 79% che ritiene che i disastri naturali siano aumentati). In Italia ne sono convinti l’84% degli intervistati, percentuale più alta anche di altri paesi europei come Germania e UK (entrambe al 76%).

C’è ancora tempo per invertire il processo

Nell’ultima edizione dell’indagine c’è un po’ più di pessimismo rispetto a uqlla precedente in merito alla possibilità di invertire la rotta. La speranza che il cambiamento climatico possa ancora essere fermato ha avuto un leggero calo (è scesa dal 54% al 52% la percentuale di coloro che ritengono che c’è ancora tempo per fermarlo), ma la percezione rimane comunque positiva. Le donne sono leggermente più ottimiste, così come gli intervistati in America e in Europa (57% e 55% rispettivamente). Se considerati i singoli paesi, i più ottimisti sembrano essere il Brasile (70%) e il Messico (67%); i più pessimisti la Cina (38%), il Pakistan (34%) e l’India (31%). 

Tra gli europei gli italiani sono i più pessimisti

Come si posizionano gli italiani rispetto alla possibilità di fermare il cambiamento climatico? Sono i più pessimisti d”Europa, anche se più o meno la metà degli intervistati pensa che si possa ancora fare qualcosa. Per la precisione, il 48% di  italiani che pensano ci sia ancora tempo per arrestare il cambiamento climatico.

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