No al cambiamento climatico, sì all’ambiente: sprazzi di ottimismo nella ricerca mondiale

Il cambiamento climatico minaccia l’umanità, ma non è troppo tardi per combatterlo. Sono questi i dati salienti raccolti da WIN International, l’associazione leader mondiale nelle ricerche di mercato e nei sondaggi che ha pubblicato l’Annual WIN World Survey (WWS – 2020) esplorando le opinioni e le convinzioni di 29.252 persone tra cittadini di 34 Paesi del mondo.

Una consapevolezza più forte in Asia e tra le donne

Vietnam (97%), Corea del Sud (94%), Cile (93%), Indonesia (92%), India, Ecuador e Cina (91%) sono i Paesi in cui la minaccia è più sentita e condivisa dalla popolazione. È interessante notare che circa 8 persone su 10 sono convinte che le loro azioni personali quotidiane possano aiutare a migliorare l’ambiente, una convinzione che sembra più comune tra le donne (83%) rispetto agli uomini (79%). Inoltre, il 54% della popolazione mondiale non crede che sia troppo tardi per fermare il cambiamento climatico, e la quota è aumentata del 6% rispetto al 2019 (48%), il che significa che più persone sono convinte che ci sia ancora tempo per agire contro il cambiamento climatico. Tra le regioni mondiali più ottimiste ci sono le Americhe (61%) e l’Europa (58%), dove la maggioranza delle persone ritiene che sia possibile fare scelte giuste per l’ambiente.

L’importanza delle azioni governative e di quelle individuali

Il 67% della popolazione mondiale ritiene che i veri sforzi in termini di sostenibilità debbano essere fatti dalle aziende e dai governi piuttosto che dai soli individui, con l’India (86%), la Corea del Sud (86%) e la Francia (83%) tra i Paesi in cui le persone concordano maggiormente con questo punto di vista. In linea con la convinzione che le azioni personali possano avere un impatto e che non sia troppo tardi per fermare il cambiamento climatico, il 66% della popolazione mondiale afferma che vorrebbe vivere in modo più sostenibile, anche se scopre che spesso non apporta le necessarie modifiche ai propri comportamenti: tra le persone più pronte ad ammetterlo troviamo i cittadini nella regione APAC e in America, in particolare Paraguay (90%), Corea del Sud (81%), Filippine (77%), India (77 %) e Cile (76%), che sono in cima alla classifica.

La situazione in Italia

In linea con la media mondiale, l’89% degli italiani ritiene che il cambiamento climatico sia una grave minaccia per l’umanità, un dato leggermente più alto rispetto alla media europea che si attesta all’84%. Gli italiani sembrano anche leggermente meno ottimisti del resto dei cittadini europei: il 52% dei nostri connazionali pensa che ci sia ancora tempo per arginare il cambiamento climatico, contro un 57% dei cittadini europei. Ben più alta rispetto alla media mondiale ed europea è invece la quota di italiani che ritiene che le proprie azioni quotidiane possano realmente aiutare a proteggere e preservare l’ambiente e ad arginare il cambiamento climatico: sono 88% gli italiani che lo pensano, mentre si attesta all’80% la media europea e all’81% la media mondiale. La convinzione che le proprie azioni possano avere un impatto importante non va del tutto di pari passo con l’intraprenderle: il 67% degli italiani vorrebbe vivere in modo più sostenibile, ma spesso non sa come cambiare i propri comportamenti per poterlo fare.

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