Mercato Media in Italia tra fruizione lineare e on-demand

A più di un anno dall’inizio della pandemia i consumatori continuano a dedicare più tempo a dispositivi e piattaforme che offrono contenuti di entertainment, soprattutto tra le generazioni più giovani, che iniziano a trainare anche i Baby Boomers. Se da un lato rimane alta la fruizione di contenuti dalla TV tradizionale, in crescita è anche il possesso di dispositivi “smart” a cui accedere per ampliare la gamma di possibilità offerte. A fotografare la situazione del mercato Media italiano è la ricerca The Media Challenge: tra fruizione lineare e on-demand, condotta da BVA Doxa e presentata durante il Convegno L’internet advertising supera la raccolta TV e guida la ripresa, dell’Osservatorio Internet Media promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.

Tempo dedicato a contenuti non televisivi omogeno tra le generazioni

La ricerca conferma che da novembre 2020 alla primavera 2021 il tempo dedicato all’entertainment rimane alto: il 50% lo dedica alla televisione e il 35% dedica più tempo ai video, a fronte di un leggero calo della stampa. Quanto al tempo dedicato a diversi contenuti televisivi (programmi, film, serie TV) rispetto ai non televisivi (Social, YouTube, Influencer) si riscontrano dati interessanti soprattutto a livello generazionale: se il tempo dedicato alla TV è molto più alto tra i Baby Boomers (in media, 20 ore settimanali contro le 15 della Generazione X e le 10 dei Millennials), i contenuti non televisivi sono trasversali e omogenei, con i Millennials che vi dedicano in media 7 ore a settimana e i Baby Boomers 6.

Abbonamenti agli Svod e fruizione dei contenuti

Si conferma la crescita dello SVOD: aumentano sia gli abbonati ad almeno una piattaforma sia coloro che hanno accesso, magari tramite la condivisione di un abbonamento o perché parte di un’altra offerta. Un aumento che va di pari passo con un leggero calo dello streaming. Ma se l’utilizzo dello streaming è trasversale tra le generazioni lo SVOD segmenta di più: gli abbonati tra i Millennials sono +17% rispetto agli abbonati tra i Baby Boomers. Per quanto riguarda i contenuti, quelli più trainati sono anche gli stessi su cui i tutti principali SVOD presenti sul mercato stanno investendo di più: serie tv internazionali (46%), film meno recenti (42%) e film appena usciti (32%), oltre a cartoni animati e film d’animazione (20%), o programmi comici (20%).

Crescita dello “smart”

Si riconferma poi la crescita della smart TV che nel 25% dei casi affianca la TV tradizionale: 1 su 4 possiede sia una TV tradizionale sia una TV “smart”, e il 61% rende la TV tradizionale “connessa” tramite dispositivi esterni. Lo smart speaker cresce ancora più velocemente rispetto alla smart tv (+6%), e viene utilizzato soprattutto per ascoltare musica (63%), informarsi sul tempo (61%), chiedere qualcosa (62%), ascoltare la radio (59%), l’utilizzo di timer o sveglia (55%). Interessante anche la crescita del podcast, che conferma anche la crescita dell’audio, un ambito rilevante per aziende e brand che guardano a diversi mondi per intrattenere gli utenti.

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