Accelerano i contratti di rete in Lombardia: il totale sale a 4.410 (+12,5%)

Nel 2021 i contatti di rete in Lombardia hanno registrato un’accelerazione, con oltre 700 imprese lombarde che nel corso dell’anno li hanno sottoscritti. Una crescita netta rispetto agli ultimi anni, e un incremento del +12,5% rispetto al 2020.  Lo stock di imprese coinvolte in regione, comprese le reti cessate, sale così a 4.410. In pratica, per ogni mille imprese registrate in Camera di Commercio sono 4,6 quelle che partecipano ai contratti di rete.
Inoltre, con 1.513 reti, la Lombardia è la regione coinvolta nel maggior numero di contratti, il 20,4% del totale nazionale, anche se la quota di imprese partecipanti è inferiore alla media italiana. Sono alcuni dati emersi dal rapporto 2021 di Unioncamere Lombardia sui contratti di rete.

Il 24,2% riguarda imprese della stessa provincia

“Le imprese che partecipano ai contratti di rete sono ancora una minoranza, ma rappresentano un modello virtuoso di collaborazione per favorire la trasformazione tecnologica, l’innovazione e raggiungere nuovi mercati”, ha dichiarato il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio. Il 44% dei contratti che comprendono imprese lombarde vede la partecipazione di un massimo di tre imprese, e le reti con almeno 10 soggetti rappresentano il 14,9%. Considerando l’ambito territoriale dei contratti lombardi, il 24,2% risulta formato da imprese della stessa provincia, mentre il 17,6% vede la partecipazione di imprese con sede in diverse province della regione.

Si intensificano i legami con il Meridione

La maggior parte delle reti, il 58,2%, ha però un raggio di azione che si estende oltre i confini lombardi. In particolare, le collaborazioni sono particolarmente strette con il Lazio (247 contratti, di cui ben 224 con Roma), e con le grandi regioni industriali (Emilia Romagna 242, Veneto 238, Piemonte 202). Nel 2021 si sono intensificati poi i legami con il Meridione, in particolare con le regioni Campania, Puglia e Abruzzo.

Quasi metà delle aziende è attiva nei servizi

Nel complesso, dopo un avvio concentrato soprattutto nell’industria, i contratti di rete si stanno diffondendo in tutti i settori dell’economia regionale.
L’industria rimane il comparto con la maggior propensione all’aggregazione (8,8%), ma la crescita nel 2021 (+2,7%) conferma i ritmi bassi degli ultimi anni.  Per quanto riguarda gli altri settori di attività, quasi metà delle imprese è attiva nei servizi (46,6%), con un incremento significativo nel 2021, pari al +16,4%. In crescita anche il settore dell’agricoltura (+10%), dove il contratto di rete si è progressivamente diffuso raggiungendo una quota non trascurabile sul totale delle imprese del settore (8,0%), e le costruzioni (+19,8%).

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